San Giulio alla Massina
La frazione denominata Cassina Massina rimase comune autonoma fino al 1841 quando venne aggregata a Cislago.
Le fonti archivistiche datano al 1833 la realizzazione della chiesa per come oggi appare in seguito ad un testamento della Marchesa Ciceri della casa Ala Ponzone, che permise la trasformazione della chiesa da semplice monolito a pianta rettangolare, corrispondente alla attuale sacrestia, al nuovo edificio a pianta ottagonale su cui venne innalzata la cupola.
La cupola è realizzata in mattoni pieni e costituisce una calotta dalle considerevoli prestazioni statiche, svolgendo il ruolo di supporto del manto dî copertura in lastre in rame su di essa originariamente ancorate.
Nel 1940 su richiesta del dell’architetto Ugo Zanchetta venne sostituito il manto di lastre con lastre di ardesia. Nel giugno 2002 le lastre di rame hanno sostituito quelle in ardesia.
Con molta probabilità la chiesa è stata progettata dal famoso architetto neoclassico Luigi Cagnola (1762-1833) in quanto l’edificio ne rispecchia l’espressione stilista neoclassica presente nell’impianto a pianta centrale sovrapposto da cupola e nel suo stile rigoroso che nulla concede alla trasgressione.
La chiesa di S. Giulio è anche testimonianza della maestria prospettica del Cagnola imperniata di viali alberati a conclusione chi quali era posto un edificio o un arco.
Il campanile risolto con un volume che si giustappone ad una delle pareti del complesso, diviene un elemento che, pur nella sua semplicità ed umiltà arricchisce la scena urbana della frazione.
Sull’altare vi è presente un quadro del pittore Pedrassi che raffigura la Beata Vergine Maria con i santi Antonio e Giulio abate insieme al disegno della nuova chiesa. Poste in quattro lati dell’ottagono ci sono quattro statue di stile neoclassico rappresentati donne dell’antico testamento.
Testo a cura di Pro Loco Cislago
Domenica e festivi: 9.30
Lunedì: 8.30
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