Il 22 giugno l’arcivescovo ha destinato il sacerdote novello, don Matteo Lozza, alla parrocchia di Cislago. Ecco una sua breve presentazione:
Ho 29 anni e vengo da Cantalupo di Cerro Maggiore, in provincia di Milano. Ho sempre frequentato la mia parrocchia, in particolare come cerimoniere e dando sempre una mano laddove fosse necessario; inoltre ho fatto parte degli scout. Sono state queste esperienze ad accompagnarmi nella mia crescita umana e cristiana. Mi sono sempre definito un ragazzo come tanti: ho frequentato il liceo Scientifico bilingue e poi qualche anno di Chimica e tecnologie farmaceutiche in università a Milano, facevo molte cose ed ero impegnato in molte attività, tra le quali anche un’esperienza politica comunale. Eppure, nonostante tutto ciò, qualcosa ancora mancava: ero contento ma non felice, mi mancava quella gioia vera e piena che annuncia Gesù con il suo Vangelo. Ero, per usare un’immagine, un seme buono che stava crescendo con tutte quelle esperienze, ma che ancora non aveva dato frutto. È stato allora che, provocato e aiutato anche dalla vita e da alcune persone significative, mi sono fatto coraggio e ho preso seriamente in considerazione la domanda della mia vita: «Ma io per chi sono?». Dopo sei anni di Seminario, tra le parrocchie di Bareggio, Garbagnate Milanese Corbetta e ora Cislago, ho capito che, come scrive l’evangelista Giovanni al capitolo 15, è solo continuando a camminare insieme a Gesù, rimanendo in lui proprio come il tralcio e la vite, che possiamo essere davvero felici e portare frutto, per sé e per gli altri.
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